SVIZZERA – La Svizzera rappresenta un esempio unico nel panorama europeo per la diffusione capillare del modello cooperativo, che permea non solo l’economia nazionale ma costituisce le fondamenta stesse della cultura politica del Paese. A differenza delle tradizionali società per azioni, dove il potere decisionale è proporzionale al capitale investito, le cooperative svizzere applicano il principio democratico “una persona, un voto”, indipendentemente dalla quota di partecipazione. Questa filosofia egalitaria trasforma radicalmente le dinamiche aziendali: mentre in una società per azioni chi possiede il 51% delle azioni detiene il controllo assoluto, nelle cooperative ogni socio ha lo stesso peso decisionale. I profitti non vengono distribuiti agli investitori esterni, ma reinvestiti nell’attività o equamente ripartiti tra i membri, creando un circolo virtuoso di crescita sostenibile e condivisa.
L’impatto sociale ed economico delle cooperative
L’influenza delle cooperative nella vita quotidiana degli svizzeri è così pervasiva da risultare quasi invisibile. Dalla spesa quotidiana nei supermercati cooperativi ai servizi bancari offerti dalle banche cooperative, dal car-sharing al settore dei mangimi per animali, fino ai media finanziati con fondi pubblici, il modello cooperativo tocca ogni aspetto della società elvetica. Particolarmente significativo è il ruolo delle cooperative abitative nei centri urbani come Zurigo, dove contribuiscono in modo decisivo al mantenimento di alloggi a prezzi accessibili in un mercato immobiliare tra i più costosi al mondo. Questo sistema non rappresenta solo un’alternativa economica, ma un vero e proprio pilastro sociale che genera centinaia di migliaia di posti di lavoro, dimostrando come la democrazia economica possa essere un motore di sviluppo sostenibile e inclusivo per l’intera nazione.