WASHINGTON D.C., Stati Uniti – Dopo 30 anni di tensioni, Armenia e Azerbaigian firmano la pace alla Casa Bianca, e chi c’è al centro della scena? Donald Trump, ovviamente. Il tycoon americano non solo ha mediato l’accordo, ma ha anche ottenuto un corridoio strategico che porta il suo nome: la “Trump Route for International Peace and Prosperity”. Il colpo di teatro è servito: stretta di mano tra i Presidenti Pashinyan e Aliyev, applausi bipartisan, e una candidatura al Nobel per la Pace che Trump ha già incorniciato nel suo ufficio. “Chi, se non lui?”, dicono i leader caucasici. L’Europa invece, esclusa ancora una volta ovviamente, mentre Mosca mastica amaro.