WASHINGTON (USA) – Panoramica sulle valute e sui titoli di Stato tra USA e Europa.
di RICARDO EVANGELISTA – PIERRE VEVRET – ACTIVTRADES
VALUTE TRA USA ED EUROPA
I listini globali hanno tentato un recupero, in una settimana che potremmo definire di tregua, con il sell off sui titoli di Stato che, almeno temporaneamente, si ĆØ arrestato. I listini americani sono infatti rimbalzati, con il Dow Jones che ha chiuso positivo dello 0.39% mentre S&P e Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente lo 0.81% e lā1.35%. I dati sono contrastanti: da un lato lāISM dei servizi PMI ha evidenziato ancora una crescita, seppur più lenta rispetto al recente passato, ma con il settore degli ordini allāindustria saliti più del previsto, mentre dallāaltro lāAdp ha confermato che il settore privato americano ha creato meno posti di lavoro ed ĆØ stato quello che ha permesso ai mercati di respirare. Questa settimana i mercati azionari asiatici hanno recuperato, spingendo al ribasso i rendimenti dei titoli di stato, con il decennale Usa sceso al 4.7%, dopo che ieri era salito sui massimi dal 2007.
LE VALUTE
Euro e sterlina hanno recuperato qualcosa, in sessioni caratterizzate da un rimbalzo tecnico che pareva dovuto, date le divergenze e gli eccessi di ipercomprato sul dollaro. Ma, per il momento, tali recuperi non scalfiscono minimamente un quadro tecnico ancora decisamente favorevole alla divisa americana. Tecnicamente potrebbe essersi anche un rimbalzo fino a 1.0600-20 e 1.2280-90 rispettivamente su EurUsd e GbpUsd, ma anche in una simile eventualitĆ , ciò non basterebbe per decretare la fine del rialzo del dollaro. Sullo yen cāĆØ poco da dire perchĆ© il delta tasso pesa come un macigno sui venditori di biglietti verdi. Si registra comunque un rafforzamento leggero dello yen con il UsdJpy, allontanandosi dal fatidico livello di 150. Sul fronte materie prime segnaliamo il ribasso del petrolio che tocca il livello più basso dallāinizio di settembre, con il Wti a 84.70 e il Brent a 86.20.