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Sicurezza informatica: intervista al vice direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione

BERNA – Sicurezza informatica: intervista al vice direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione.

SULLA SICUREZZA INFORMATICA E POSTALE

La tecnologia delle telecomunicazioni è in rapida evoluzione, offre sempre più servizi e possibilità di comunicazione. Per tenere il passo, occorre adeguare con una certa frequenza il quadro tecnico, organizzativo e amministrativo della sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni. Tale adeguamento avviene sotto l’egida del Servizio, d’intesa con le autorità inquirenti e i fornitori di servizi di telecomunicazione. Sulle tracce di spie, terroristi e cibercriminali ecco Jürg Bühler. Lei è un lettore assiduo di giornali? Tutti i contenuti pubblicati dai giornali svizzeri o esteri possono contenere informazioni rilevanti per un servizio come il nostro. Si tratta di cosiddette informazioni open source, che il Servizio delle attività informative della Confederazione raccoglie e analizza sistematicamente. In tal modo dispongo di una buona panoramica delle notizie importanti. Da quali altre fonti si trae informazioni? Ce ne sono tante. Sostanzialmente abbiamo la possibilità di raccogliere informazioni rilevanti presso tutte le unità amministrative federali e cantonali. E, per mezzo della cooperazione con i Cantoni, anche presso i Comuni.

IL CONTROLLO

Non sembra un lavoro molto appassionante. Lavoriamo anche con la cosiddetta human intelligence, ossia con fonti umane contattate dai nostri agenti responsabili. Questi intrattengono contatti con persone che hanno accesso a informazioni rilevanti per l’adempimento del mandato. Gli agenti responsabili delle fonti corrispondono all’idea che il pubblico ha di un «agente segreto». La controparte della human intelligence è la signal intellegence. Che cos’è? Si tratta dell’individuazione di segnali tecnici, di regola segnali di strumenti di comunicazioneQual è l’importanza della sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni? La sorveglianza ci fornisce informazioni che non possiamo raccogliere in altro modo. Il Servizio ha condotto due operazioni in cui ha fatto ricorso a questa misura soggetta ad autorizzazione: una nell’ambito della preven­zione del terrorismo, l’altra riguardante attività di spionaggio. Nel 2022 sono state effettuate circa 10 250 sorveglianze del traffico delle telecomunicazioni, di cui 95 ordinate dal Servizio.

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