CRESCITA FRENATA IN ECONOMIA
ECONOMIA – Non c’è ancora alcun segno di una direzione chiara nell’economia globale. Mentre i dati economici statunitensi più recenti sono stati generalmente più deboli, le prospettive per l’economia europea sono leggermente migliorate. La graduale ripresa dello slancio del commercio globale di beni è tuttavia sorprendente e la maggior parte delle economie ha registrato una forte ripresa del commercio estero a maggio. Ciò conferma che il ciclo globale dei beni abbia toccato il fondo. Negli ultimi mesi i dati economici svizzeri hanno registrato notevoli oscillazioni. Ciò vale sia per i valori del sentiment nei settori dei servizi e dell’industria, sia per i dati sull’attività economica reale. Nel mese di maggio l’attività commerciale del settore industriale orientato all’esportazione ha registrato una ripresa significativa, dopo essere scesa ad un livello notevolmente basso in aprile. Il quadro generale dell’economia svizzera rimane tuttavia debole e non si intravede una rapida ripresa. Ciò significa che la produzione economica pro capite – che non aumenta da due anni – sembra destinata a continuare a stagnare. Un effetto collaterale positivo della debolezza economica è che l’inflazione core si è ora stabilizzata tra l’1 e l’1,5%, spostandosi all’interno della fascia obiettivo della Banca nazionale svizzera (BNS).
ZONA EURO
I timidi segnali di ripresa economica nella zona euro sono stati confermati il mese scorso. Il clima tra le imprese continua a migliorare, mentre la produzione industriale e le esportazioni di beni sembrano gradualmente stabilizzarsi. Tuttavia, molti indicatori di attività economica rimangono al di sotto del livello del mese precedente, evidenziando quanto debole sia stato lo sviluppo economico negli ultimi tempi. Ora l’attenzione è nuovamente rivolta all’inflazione. A maggio il tasso core è salito dal 2,7 al 2,9%, interrompendo la sua tendenza al ribasso. Gli aumenti incontrollati dei prezzi nel settore dei servizi sono motivo di crescente preoccupazione. Ciononostante, a giugno la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso, per la prima volta in questo ciclo, di allentare nuovamente la politica monetaria. Ha tagliato il tasso guida di 25 punti base al 4,25% (= tasso di rifinanziamento principale).