SVIZZERA – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 ĆØ stata registrata questa mattina al confine tra Italia e Svizzera. L’evento sismico ĆØ avvenuto alle 12:52:16 ora italiana (10:52:16 UTC) e ha interessato la zona del Confine Italia Svizzera (SVIZZERA). Le coordinate geografiche del sisma sono state individuate a di latitudine e di longitudine, con una profonditĆ di km. Il terremoto ĆØ stato localizzato e monitorato dalla Sala Sismica dell’INGV-Roma. Al momento, non sono giunte segnalazioni di danni a persone o cose, ma la scossa ĆØ stata avvertita in diverse localitĆ prossime all’epicentro.
Il ruolo cruciale dell’INGV nel monitoraggio sismico
L’evento odierno riporta l’attenzione sul ruolo fondamentale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ente di ricerca italiano sotto la vigilanza del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. L’INGV ĆØ l’organo deputato allo studio dei fenomeni geofisici e vulcanologici e si occupa della gestione delle reti nazionali di monitoraggio per terremoti e vulcani. Le radici dell’Istituto affondano in una storia ricca e prestigiosa, che si intreccia con le origini stesse della ricerca geofisica e vulcanologica a livello globale. Un esempio emblematico ĆØ il “Reale Osservatorio Vesuviano” di Napoli, inaugurato nel da Ferdinando II di Borbone. Primo osservatorio vulcanologico al mondo, fu diretto da Macedonio Melloni, una figura di spicco della fisica ottocentesca.
Dagli osservatori storici al monitoraggio moderno
L’Osservatorio Vesuviano ha mantenuto il suo prestigio anche dopo l’UnitĆ d’Italia, diventando un punto di riferimento mondiale per la vulcanologia e la geofisica. Tra i suoi direttori spiccano personalitĆ scientifiche di altissimo calibro come Luigi Palmieri, inventore del primo sismografo elettromagnetico, e Giuseppe Mercalli, universalmente noto per aver ideato l’omonima scala di intensitĆ macrosismica dei terremoti, ancora oggi in uso. Quasi un secolo dopo la fondazione dell’Osservatorio Vesuviano, negli anni Trenta del Novecento, Guglielmo Marconi, allora presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, propose la creazione di un altro importante Istituto, l’osservatorio di Lipari. L’obiettivo era promuovere e coordinare studi e ricerche sui fenomeni fisici della Terra e le loro applicazioni pratiche. Oggi, l’ereditĆ di questi illustri predecessori vive nell’opera costante dell’INGV, che attraverso una rete capillare di monitoraggio e una ricerca all’avanguardia, garantisce la sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale, fornendo dati cruciali per la sicurezza dei cittadini e la comprensione dei complessi fenomeni geologici del nostro pianeta.