FRANCOFORTE – La Banca Centrale Europea alza di 50 punti i tre tassi di interesse più importanti.
DECISIONI ECONOMICHE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
Si prevede che l’inflazione rimarrà troppo alta per troppo tempo. Pertanto, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso oggi di aumentare di 50 punti base i tre tassi di interesse chiave. Una decisione in linea con la sua determinazione a garantire il tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo a medio termine del 2%. L’elevato livello di incertezza rafforza l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni sui tassi ufficiali del Consiglio direttivo. Queste saranno determinate dalla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e la forza della trasmissione della politica monetaria.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea sta monitorando da vicino le attuali tensioni di mercato ed è pronto a reagire se necessario per preservare la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro. Il settore bancario dell’area dell’euro è resiliente, con solide posizioni patrimoniali e di liquidità. Comunque, lo strumentario politico è completamente attrezzato per fornire sostegno di liquidità al sistema finanziario dell’area dell’euro, se necessario, e per preservare l’agevole trasmissione della politica monetaria.
PROIEZIONI IN RIALZO
Le nuove proiezioni macroeconomiche degli esperti della Banca Centrale Europea sono state finalizzate all’inizio di marzo, prima del recente emergere delle tensioni sui mercati finanziari. Pertanto, queste tensioni implicano ulteriore incertezza sulle valutazioni di base dell’inflazione e della crescita. Prima di questi ultimi sviluppi, il profilo di base dell’inflazione complessiva era già stato rivisto al ribasso. Principalmente a causa di un contributo dei prezzi dell’energia inferiore a quanto previsto in precedenza. Le proiezioni di base per la crescita nel 2023 sono state riviste al rialzo a una media dell’1,0% a seguito sia del calo dei prezzi dell’energia sia della maggiore resilienza dell’economia al difficile contesto internazionale.