Italia: nuove norme per l’ingresso dei migranti, le disposizioni urgenti

migranti barconi

ROMA – Italia: nuove norme per l’ingresso dei migranti, le disposizioni urgenti.

DISPOSIZIONI URGENTI PER I MIGRANTI IN ITALIA

​Sono state approvate dal Consiglio dei Ministri italiano le disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri. Norme anche il contrasto all’immigrazione irregolare. Le nuove norme rafforzano gli strumenti di contrasto ai flussi migratori illegali e all’azione delle reti criminali che operano la tratta di esseri umani. Regole che semplificano le procedure per l’accesso, attraverso canali legali, dei migranti qualificati. C’è l’inasprimento delle pene per reati connessi all’immigrazione clandestina. E’ stata introdotto il nuovo reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”. Questa prevede gravi pene da 20 a 30 anni per la morte di più persone.

ESPULSIONI E RICORSI

Si elimina la necessità di convalida del giudice di pace per l’esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna. Ci sono nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri. Le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere tra l’altro delle Commissioni parlamentari competenti. In via preferenziale, le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.

IL PERMESSO DI SOGGIORNO

I rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare avranno durata massima di tre anni, anziché due come oggi. Priorità alle aziende e ai lavoratori agricoli. Si stabilisce che i datori di lavoro che hanno fatto domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e non sono risultati assegnatari abbiano la priorità rispetto ai nuovi richiedenti. Al fine di proteggere il mercato nazionale dalla criminalità agroalimentare, il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, inquadrato nell’area delle elevate professionalità e nell’area funzionari, ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria.