ZURIGO – Crollo di Credit Suisse: dalla Banca centrale arrivano 50 miliardi di Franchi.
IN CRISI FINANZIARIA CREDIT SUISSE
Notizie importanti su Credit Suisse. Il principale azionista, che ne detiene la quota maggioritaria, la Saudi National Bank, ha dichiarato che non vuole fornire ulteriore liquidità all’istituto. Alla notizia le perdite per i titoli della banca sono arrivate anche ad meno 30%. Un’oscillazione che ha fatto registrare il peggiore ribasso nella sua lunga storia. Il crollo ha innescato una corsa alle vendite sull’intero comparto bancario in Europa. Le dichiarazioni dell’azionista arabo hanno colpito gli investitori che erano già preoccupati per il rischio di contagio dagli USA. Dopo la chiusura della Silicon Valley Bank americana adesso a fare paura sui mercati è la stabilità della seconda banca elvetica. America e Svizzera sono i due poli protagonisti di questa crisi d’inizio 2023 dei mercati di tutto il mondo.
IL SALVATAGGIO DALLA BANCA CENTRALE
L’Autorità federale svizzera di vigilanza sui mercati finanziari e la Banca Centrale, per raffreddare la corsa alle venditi di titoli, hanno subito dichiarato la disponibilità a fornire denaro all’Istituto. Così Credit Suisse ha dichiarato di essere pronta a prendere in prestito dalla Banca Centrale fino a 50 miliardi di franchi svizzeri, circa 54 miliardi di dollari. Secondo gli analisti l’istituto è tra i pochi a rischio di contagio dopo il fallimento della banca americana per delle sue fragilità. Credit Suisse è in subbuglio da due anni, cioè dal fallimento della società finanziaria britannica Greensill alla quale era collegata. Da marzo 2021, il titolo ha perso oltre l’83% del suo valore. Intanto si registra per le Borse europee un dato negativo anche in relazione al cattivo andamento di Credit Suisse. Sui listini di ieri Francoforte ha perso il 3,27%, Londra il 3,83%, Parigi il 3,58% e Milano il 3,24%.