INVESTIMENTI – Nel contesto di una crescente frammentazione dell’ordine globale, le monarchie del Golfo – in particolare Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar – stanno intensificando la loro presenza economica in Africa. La guerra commerciale tra grandi potenze ha aperto spazi strategici che il Golfo sfrutta per diversificare le proprie economie e rafforzare la propria influenza geopolitica.
Petrolio, porti e potere: il piano del Golfo nel caos globale
Investimenti in infrastrutture, energia e agricoltura stanno trasformando il continente africano in un laboratorio di cooperazione Sud-Sud. Porti, corridoi logistici e progetti energetici rinnovabili sono al centro di questa espansione, con il sostegno di fondi sovrani e aziende statali del Golfo. L’Africa offre risorse naturali e mercati emergenti, mentre i paesi africani cercano partner alternativi ai modelli occidentali. Il risultato? Una convergenza di interessi che ridefinisce gli equilibri regionali e sfida la tradizionale influenza europea (rimasta fuori dai giochi, un’altra volta). Secondo l’European Council on Foreign Relations (ECFR), un think tank internazionale, il Golfo avrebbe investito oltre 100 miliardi di dollari nel continente tra il 2022 e il 2023, con l’UAE in testa per porti e zone economiche speciali. Un nuovo capitolo si apre nel rapporto tra Africa e Medio Oriente, dove la competizione globale diventa opportunità locale.