BRUXELLES (BELGIO) – Economia circolare: la Commissione Europea raccomanda azioni per il riciclaggio dei rifiuti.
LA COMMISSIONE EUROPEA SUL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI
In una recente relazione pubblicata, la Commissione Europea ha individuato gli Stati membri che rischiano di mancare gli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio per i rifiuti urbani e l’obiettivo globale di riciclaggio per i rifiuti di imballaggio per il 2025, nonché l’obiettivo di collocamento in discarica per il 2035. Quanto agli obiettivi per il 2025, nove Stati membri sono sulla buona strada per conseguirli. Ogni anno i cittadini europei generano in media 530 chilogrammi di rifiuti urbani a persona. Sebbene siano sempre più riciclati e sempre meno collocati in discarica, i rifiuti urbani costituiscono uno dei flussi più complessi da gestire. Nell’Unione Europea circa il 50% dei rifiuti urbani è riciclato o destinato al compostaggio mentre il 23% è collocato in discarica. La produzione dei rifiuti di imballaggio è aumentata in misura costante negli ultimi anni registrato un aumento del 15% in tutta l’Unione Europea.
I RIFIUTI DEGLI IMBALLAGGI
La Commissione rivolge raccomandazioni specifiche ai 18 stati membri che rischiano di mancare i principali obiettivi di riciclaggio per il 2025. La relazione odierna costituisce una “segnalazione preventiva” e valuta la probabilità che gli stati membri raggiungano gli obiettivi di riciclaggio per il 2025 stabiliti nella direttiva quadro sui rifiuti e nella direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Ovvero: preparazione per il riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti urbani; riciclaggio del 65% di tutti i rifiuti di imballaggio; e obiettivi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio specifici per materiale il 75% per la carta e il cartone, il 70% per il vetro, il 70% per i metalli ferrosi, il 50% per l’alluminio. La relazione comprende anche una valutazione preliminare della probabilità di raggiungimento dell’obiettivo di ridurre il collocamento in discarica dei rifiuti urbani a meno del 10% entro il 2035.