INIZIA LA SCUOLA
TICINO – Per oltre 50mila allieve e allievi e 6mila docenti delle scuole pubbliche e private del Cantone prende avvio un nuovo anno scolastico. Presentati in conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona alcuni temi che saranno al centro dellāattenzione nei prossimi mesi. āLa scuola pubblica ĆØ unāistituzione educativa al servizio della persona e della societĆ ā. Partendo da questo principio centrale, ha indicato la direttrice del Dipartimento dellāeducazione, della cultura e dello sport āla scuola deve rispondere ai bisogni educativi e formativi di allieve e allievi. Lāinsegnamento ĆØ il perno dellāattivitĆ delle docenti e dei docenti. Sempre più però le docenti e i docenti ā accanto allāinsegnamento delle loro materie ā sono chiamati a rispondere a crescenti espressioni di disagio di allieve e allievi. Ciò, senza adeguate risorse in termini di personale di sostegno e di strutture anche esterne alla scuola, mette a rischio valori fondamentali come lāequitĆ , lāaccessibilitĆ , le pari opportunitĆ , la qualitĆ della scuola stessa. Investire nellāeducazione e nei giovani, e quindi nella scuola, ĆØ la chiave per lo sviluppo di qualsiasi paese. Ć allora indispensabile riconoscere e rispondere alle esigenze emergenti di una societĆ in continuo mutamento adattando contenuti e approcci, per unāeducazione che guardi al futuroā.
PER IL FUTURO
āCambiamenti e riforme necessitano del concreto coinvolgimento di chi nella scuola lavora e di chi la vive: docenti, allieve e allievi, famiglie, associazioni magistrali, Comuniā¦ā, ha aggiunto la Consigliera di Stato. āCome nel caso della nuova legge delle scuole dellāobbligo, che sarĆ costruita con un processo partecipativo, o del gruppo di lavoro, recentemente creato coinvolgendo anche il DSS, per ripensare lāattuale struttura della scuola dellāinfanzia, tenendo conto degli aspetti educativi e delle mutate esigenze socio-famigliari, anche in termini di conciliabilitĆ famiglia-lavoroā. La scuola ĆØ un elemento centrale di una comunitĆ , e va quindi assicurata anche nelle regioni periferiche. āA fine luglio, assieme alla Sezione delle scuole comunali, sono stata nei comuni di Lavizzara e Cevio: si vuole fare in modo che la riapertura della scuola, in particolare quella di Prato Sornico che ha subito i danni del maltempo, sia garantita con lāinizio dellāanno scolastico; e che la Vallemaggia possa continuare ad avere strutture scolastiche adeguateā. Un sistema educativo può crescere solo se ĆØ capace di coinvolgere le sue componenti nei processi di cambiamento.














