LUGANO – Negli ultimi giorni, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sospeso i dazi doganali contro Messico e Canada per un mese, aprendo così un periodo di trattative bilaterali.
Il caso Messico: Trump ha congelato le tariffe del 25% sulle importazioni messicane in cambio dell’invio di 10.000 soldati al confine per contrastare il traffico di droga e migranti. Questo accordo è stato visto come una vittoria diplomatica per Trump.
Il caso Canada: analogamente, ha ottenuto una sospensione dei dazi doganali per un mese dopo una telefonata con il Premier Justin Trudeau. Ottawa ha risposto con un piano di 1,3 miliardi di dollari per rafforzare la sicurezza al confine, incluso l’uso di nuove tecnologie e personale.
L’Europa in gioco: Trump ha dichiarato che l’Unione Europea (UE) abusa degli Stati Uniti, accusandola di un deficit commerciale di 350 miliardi di dollari. Ha menzionato la possibilità di introdurre una tariffa del 10% su tutte le importazioni provenienti dall’UE. I Leader europei, divisi su molti temi, hanno espresso però preoccupazione unanime per questa potenziale escalation. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha avvertito che l’UE sarebbe pronta a rispondere in modo fermo e unito, mentre alcuni Leader, più vicini alle politiche “Trumpiane”, sarebbero più intenzionati a sedersi al tavolo delle trattative singolarmente con gli americani.