LUGANO – L’Università di Harvard (Stati Uniti), una delle istituzioni accademiche più prestigiose al mondo, sta pianificando la vendita di quote di fondi di private equity per un valore stimato di un miliardo di dollari. Questa mossa strategica arriva in un momento di incertezza economica e di sfide legate agli asset illiquidi, che hanno influenzato negativamente la liquidità di molte università.
Università di Harvard: una società per azioni
La Harvard Management Company, responsabile della gestione del fondo patrimoniale dell’università, sta collaborando con Jefferies Financial Group Inc. per facilitare la transazione. Il portafoglio sarà ceduto a Lexington Partners, una divisione di Franklin Resources Inc., attraverso una transazione secondaria. Tuttavia, i termini dell’accordo son ancora in “bozza”. Negli ultimi anni, Harvard ha allocato quasi il 40% del proprio fondo patrimoniale, pari all’assurda cifra di 53 miliardi di dollari, in fondi di private equity. Questa decisione riflette la crescente importanza di tali investimenti nel panorama finanziario delle università, nonostante le difficoltà legate ai ritardi nei ritorni sugli investimenti. La vendita delle quote rappresenta una risposta alle pressioni economiche e politiche, inclusa la recente disputa con l’amministrazione Trump, che ha bloccato miliardi di dollari in sovvenzioni pluriennali. Harvard ha intrapreso azioni legali per contestare queste decisioni, evidenziando il ruolo cruciale dei fondi patrimoniali nel sostenere le sue attività accademiche e di ricerca.