Alla Fondazione Ghisla la grande installazione che Ireneo Nicora

mostra

LOCARNO – Alla Fondazione Ghisla la grande installazione che Ireneo Nicora

ALLA FONDAZIONE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA IRENEO NICORA

La grande installazione che Ireneo Nicora ha progettato e allestito negli spazi della Fondazione Ghisla muove da un’esperienza di vita molto personale ma non si risolve in un fatto privato. Ha come filo conduttore il confronto con una madre colta nel suo progressivo declino connesso alla perdita della memoria dovuta all’età, ed ha come titolo La voce in eco risuona. Questa voce che, anni dopo la sua morte, si ridesta improvvisa e gli risuona dentro è quella della madre Angelina, evocatrice di grande affetto e lontane memorie: in questo senso, a un primo livello di lettura, l’opera dell’artista è un atto di riconoscenza e di amore nei suoi confronti, ma al tempo stesso è pure un interrogarsi sull’identità di ogni uomo a confronto con la fugacità del tempo. Si compone di sequenze nate sull’arco di sei anni (2018-2023), in situazioni e spazi differenziati che si mescolano e si alternano per sottolineare la continuità del pensiero che le unifica. Un percorso da vivere, con opere che entrano nello spazio dell’osservatore e lo interpellano.

L’INSTALLAZIONE

L’installazione acquisisce di conseguenza una connotazione concettuale per la quale diventano fondamentali l’apporto ed il coinvolgimento del visitatore. Interrogandosi sulla labilità del ricordo, l’artista affronta la questione della sempre incerta identificazione di noi stessi dal momento in cui perdere i ricordi significa perdere pezzi della propria storia e, quindi, della propria identità. Fare i conti con i ricordi è quindi anche un fare i conti con la vita: con la propria, anzitutto, ma anche con quella di chi ci è stato vicino, in un pendolarismo continuo. Testimoniando la dignitosa e ferma resistenza giornaliera di sua madre, ed interpellando poi amici e conoscenti, l’installazione induce a una riflessione più vasta sulla funzione e sul significato della memoria: con passaggio dal livello soggettivo e personale dell’artista a quello collettivo e universale di ogni singolo uomo messo a confronto con se stesso, la propria storia e l’ambiente che lo circonda.