SVIZZERA – Il Consiglio federale ha dato il via libera alla revisione totale dell’ordinanza sulla maturità professionale, una mossa strategica per rafforzare questo percorso formativo di successo. L’obiettivo è chiaro: mantenere la maturità professionale un’opzione di prim’ordine per i giovani talenti, garantendo al contempo all’economia svizzera un flusso costante di professionisti e dirigenti altamente qualificati. Questa riforma mira a consolidare il ruolo della maturità professionale come pilastro del sistema educativo duale, integrandola con competenze aggiornate e allineandola alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione, assicurando così la sua attrattiva e il suo valore per il futuro.
Approvata la riforma della maturità professionale
Le novità introdotte dalla revisione sono significative e mirano a elevare ulteriormente lo standard qualitativo del percorso. Tra le modifiche principali spicca l’introduzione dell’inglese come terza lingua obbligatoria, a fianco di due lingue nazionali, per rispondere alla crescente internazionalizzazione del mondo del lavoro. Cambiano anche le modalità degli esami finali, che verranno gestiti a livello cantonale o intercantonale per una maggiore coerenza, e viene ottimizzato il calcolo dei voti. La riforma pone inoltre un forte accento sull’innovazione didattica, con l’integrazione del blended learning nel programma quadro, e potenzia il lavoro di progetto interdisciplinare. Queste misure sono state pensate per preparare in modo ancora più efficace i maturandi all’accesso alle scuole universitarie professionali e, tramite l’esame “passerella”, alle università e ai politecnici federali.