CORPORATE WELLBEING: LAVORO E CAPACITÀ
ECONOMIA – Il corporate wellbeing, ovvero l’insieme organico e sinergico di servizi e soluzioni che le imprese implementano per migliorare il benessere organizzativo e personale dei propri collaboratori, può offrire un contributo concreto alla crescita aziendale, non solo in termini di aumento della produttività, ma anche di contenimento dei costi. Secondo lo studio “Produttività e benessere organizzativo: le imprese di fronte alle nuove sfide del mercato del lavoro” realizzato da The European House – Ambrosetti e JOINTLY nel settore del Corporate Wellbeing, i benefici che questo tipo di pratiche è in grado di portare alla sostenibilità e alla crescita delle aziende sono soprattutto legati all’incremento dei livelli di engagement e produttività e all’abbattimento dei “costi del non fare”.
LE ESPERIENZE
In particolare, dalle analisi svolte e approfondendo anche alcune esperienze virtuose a livello settoriale ad esempio l’industria farmaceutica, dove ricorso al welfare, parità di genere e tassi di inclusione sono superiori agli altri settori economici, si è rilevato che l’adozione di strategie di corporate wellbeing può portare a un incremento del 20% di produttività rispetto alla media delle aziende che non le adottano, con un valore aggiunto per addetto pari a quasi 60 mila franchi. Allo stesso tempo, l’implementazione di strategie per il benessere organizzativo in azienda è in grado di fornire una risposta efficace anche a fenomeni sempre più attuali come il crescente malessere dei lavoratori.