SOSTENIBILITÀ DIGITALE E TRANSIZIONE 5.0: A CHE PUNTO SONO LE AZIENDE EUROPEE?
EUROPA – Negli ultimi anni, la sostenibilità digitale è diventata un tema cruciale nel panorama economico italiano ed europeo. Con una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, sostenuta da un quadro regolatorio sempre più stringente e supportata da importanti fondi nazionali ed europei, le imprese si trovano in un contesto favorevole per adottare tecnologie più efficienti, riducendo al contempo il loro impatto ambientale. L’Unione Europea ha implementato diverse normative chiave, come il Green Deal Europeo, che punta alla neutralità climatica entro il 2050, la Direttiva sull’Efficienza Energetica e il Regolamento sulla Tassonomia UE, che definiscono i criteri per identificare attività economiche sostenibili.
LE STRATEGIE
A queste si aggiungono la Strategia Europea per i Dati, che promuove l’uso efficiente delle risorse digitali, la Direttiva sulla Responsabilità Sociale delle Imprese (CSR), che spinge le aziende a rendere trasparenti le loro pratiche ambientali e sociali, e le linee guida sull’ecocompatibilità delle TIC, che mirano a migliorare l’efficienza energetica di prodotti come server, reti e dispositivi. Parallelamente a questo scenario normativo europeo, in Italia è stata rilasciata nel 2023 la Prassi di Riferimento UNI 147, un esempio di regolamentazione nazionale che integra le direttive europee sulla sostenibilità digitale. Essa fornisce un quadro per la misurazione della sostenibilità dei progetti digitali attraverso KPI specifici, allineandosi con gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di efficienza energetica dell’UE.