SVIZZERA – Settantacinque anni: un traguardo importante che l’Associazione delle imprese farmaceutiche svizzere (VIPS) celebra con la vivacità e la dedizione di sempre. Un anniversario che suscita ammirazione, come sottolinea con un pizzico di ironia un osservatore attento alle dinamiche politiche e sanitarie del Paese. Se solo tutti mantenessero una tale energia a questa età, alcune sfide cruciali come il contenimento dei costi sanitari e il finanziamento delle assicurazioni sociali risulterebbero certamente meno ardue. La Svizzera vanta un sistema sanitario di eccellenza a livello internazionale, con un accesso diffuso a cure mediche di alta qualità, un’infrastruttura all’avanguardia e un solido comparto di ricerca. Tuttavia, come giustamente sollevato durante l’incontro di VIPS, sorge spontanea una domanda fondamentale: questo sistema, pur performante, è realmente sempre “a misura di paziente”?
Rimettere il paziente al centro: un imperativo condiviso
La risposta, inevitabilmente, presenta diverse sfumature. Se da un lato la qualità delle cure è innegabile, dall’altro emergono criticità legate alla significativa partecipazione ai costi da parte dei pazienti, un peso che grava in modo particolare su chi soffre di malattie croniche o dispone di minori risorse economiche. Inoltre, l’accesso a terapie innovative non sempre avviene con la rapidità auspicata da chi ne avrebbe urgente bisogno. E spesso, la complessità del sistema lascia nei pazienti la sensazione di non essere pienamente informati o adeguatamente supportati. La responsabilità di plasmare un sistema sanitario che ponga costantemente il paziente al centro è collettiva. Politici, amministratori, assicuratori, fornitori di servizi e, naturalmente, l’industria farmaceutica, devono collaborare per preservare il rapporto di fiducia tra curante e paziente e per garantire che il progresso e le innovazioni mediche siano valorizzati, sempre nell’ottica di un utilizzo appropriato e di un attento controllo dei costi. In questo scenario, l’industria farmaceutica riveste un ruolo cruciale. Essa è motore di sviluppo di terapie salvavita, propulsore del progresso medico e vanta un’indiscutibile rilevanza economica.