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sabato 8 Novembre 2025
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C’è un’enorme forchetta di Jean Pierre Zaugg piantata nel lago di Ginevra

C’È UN’ENORME FORCHETTA DI JEAN PIERRE ZAUGG PIANTATA NEL LAGO DI GINEVRA

GINEVRA C’è un’enorme forchetta di Jean Pierre Zaugg piantata nel lago di Ginevra. Se Bruxelles ha il Manneken Pis e la Tate Modern ha il ragno Maman, Vevey ha La forchetta. La scultura di 8 metri di altezza, disegnata dallo scultore Jean-Pierre Zaugg, si erge dal lago di Ginevra invitando tutti ad assaporare visivamente i bellissimi dintorni. Ci si potrebbe chiedere: perché una forchetta? Vevey è la città di nascita di Nestlé e La forchetta è stata «piantata» nel lago di Ginevra nel 1995 per commemorare il decimo anniversario del vicino museo dell’alimentazione Alimentarium, già sede della Nestlé. Da allora è diventata uno scorcio amato per i cittadini di Vevey e i suoi turisti. Mentre gli artisti si liberavano dai confini degli spazi artistici tradizionali nel corso del XX secolo, la scultura all’aperto si è evoluta oltre le sue origini in memoriali e monumenti pubblici.

SENZA LIMITI

Senza i limiti delle pareti delle gallerie, gli scultori hanno iniziato a creare opere monumentali, spesso astratte, che utilizzavano vuoti o barriere per incorniciare o rimodellare il paesaggio circostante, che è diventato parte integrante dell’opera d’arte. Queste sculture più grandi della vita hanno portato l’arte in un dialogo diretto con l’ambiente e spesso con il pubblico, promuovendo esperienze interattive che incoraggiavano gli spettatori a esplorare lo spazio muovendosi attraverso o intorno all’opera. Trasformando gli spazi pubblici e privati ​​all’aperto in arene per la riflessione e l’impegno, la scultura all’aperto continua a ispirare artisti interessati alla consapevolezza ambientale e al coinvolgimento della comunità. Bilanciando la precisione geometrica con la forza industriale, le sculture per esterni di David Smith creano un accattivante contrasto con i paesaggi naturali in cui vivono.

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