LE OPERE DI ALFRED SISLEY
ARTE – Il 15 aprile 1874, quella che sarebbe diventata nota come la prima mostra impressionista aprì al 35 di Boulevard des Capucines, a Parigi. Per trenta giorni, fino al 15 maggio, la mostra presentò 165 opere di arte contemporanea radicale, selezionate e create da membri della Société anonyme des peintres, sculpteurs et graveurs , un gruppo che si era unito nel dicembre 1873 come reazione alle rigide regole di accettazione del Salon di Parigi. Tra i suoi membri c’erano Camille Pissarro, Claude Monet, Alfred Sisley, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cezanne, Armand Guillaumin e Berthe Morisot. Questo catalogo di artisti, all’epoca un gruppo di pionieri outsider, ora nomi noti, inventò insieme un movimento che avrebbe cambiato per sempre il corso dell’arte e ciò che ci aspettiamo da essa. Accolto con una risposta critica vivace e varia, altre sette mostre impressioniste si sarebbero tenute negli anni successivi, ciascuna determinante nel definire il movimento e promuovere il lavoro degli artisti non celebrati. Oltre ai membri della Société, Edouard Manet, Gustave Caillebotte e il giovane Paul Gauguin esposero le loro opere; così fecero anche le artiste Mary Cassatt ed Eva Gonzalès.
A PARIGI
Con un impatto ben più ampio di Parigi e delle otto mostre impressioniste tenutesi lì tra il 1874 e il 1886, il movimento continua a plasmare la comprensione dell’arte in tutto il mondo. A New York, Londra e online, la Selling Exhibition Impressionism: 150 Years rende omaggio al movimento, alle sue origini e alla sua eredità. Alfred Sisley è stato uno dei maggiori pittori impressionisti: molti lo considerano francese, perché ha vissuto per tutta la sua vita a Parigi, ma in realtà era di nazionalità britannica. Il figlio di Auguste Renoir racconta che il padre descriveva Frédéric Bazille e Sisley come gli artisti, che entrati nello studio del noto pittore svizzero Charles Gleyre, maestro di diversi impressionisti, volevano “dare fuoco ai vigili del fuoco”: erano infatti due giovani che disegnavano con pazienza e diligenza, determinati a raggiungere la perfezione in breve tempo. I coetanei descrivevano Sisley come una persona educata e tranquilla: Vincent Van Gogh in una delle sue lettere al Fratello Theo lo descrive come “il più timido e gentile degli impressionisti”, e anche il figlio di Renoir diceva che “il dono di Sisley era la gentilezza”. Sisley rappresentò per tutta la vita paesaggi, dipingendo all’aria aperta, restando sempre fedele alla causa Impressionista.