STILE – Il cinema ha da sempre intrecciato un rapporto profondo e privilegiato con l’arte figurativa, in particolar modo il surrealismo.Ā Nel corso del Novecento, numerosi registi hanno attinto esplicitamente a opere d’arte celebri, ispirandosi per le loro inquadrature, talvolta spingendosi fino alla citazione diretta. Altri hanno esplorato i linguaggi pittorici nella scelta delle scenografie, delle inquadrature o delle luci, riconoscendo che il cinema non ĆØ altro che un’evoluzione della fotografia, a sua volta radicata nella pittura. Non solo il cinema si ĆØ ispirato all’arte, ma in alcuni casi sono stati gli artisti stessi a intervenire attivamente nel mondo cinematografico, contribuendo con critiche o partecipando direttamente alla stesura di sceneggiature e alla realizzazione di scenografie. Il pittore metafisico Giorgio de Chirico, ad esempio, ha creato diverse scenografie e costumi per il cinema e il teatro. Per il pittore, le immagini cinematografiche erano come fantasmi, capaci di suscitare profonde emozioni, fatte più di spirito che di materia, e di incarnare gli aspetti misteriosi, profondi e insondabili della vita.
I Surrealisti
Anche i surrealisti hanno mostrato un vivo entusiasmo per il cinema, riconoscendogli la capacitĆ di svelare la surrealtĆ e di liberare le forze dell’inconscio negli spettatori, proprio come faceva la loro pittura. AndrĆ© Breton, teorico del Surrealismo, nel primo Manifesto Surrealista ha definito il cinema un occhio artificiale capace di riprendere uno spazio virtuale in cui immagini e realtĆ si fondono, un luogo dove le dimensioni del sogno e della vita si incontrano. Tra i pittori surrealisti, Salvador DalĆ ĆØ stato quello che ha dimostrato il maggiore interesse per la cinematografia. Tra il 1928 e il 1929, ha pubblicato articoli in cui ha spiegato come i film potessero proporre immagini che sembravano provenire direttamente dall’inconscio. I film propriamente surrealisti sono pochi, e i due principali hanno visto il coinvolgimento diretto di DalĆ. Con il regista d’avanguardia spagnolo Luis BuƱuel, DalĆ ha realizzato Un chien andalou, considerato una pietra miliare del cinema surrealista. Ha collaborato di nuovo con BuƱuel, scrivendo alcune scene per un altro film, L’Ć¢ge d’or. In un susseguirsi di immagini che abbandonano la logica lineare della narrazione per disorientare lo spettatore, BuƱuel e DalĆ hanno affrontato temi cari al Surrealismo, come la dimensione onirica e psicoanalitica, l’istinto sessuale e la tensione erotica.