EUROPA – Una svolta epocale per la sicurezza stradale in Europa: il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo definitivo per il riconoscimento reciproco delle sospensioni della patente di guida in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Questa nuova direttiva, frutto di negoziati iniziati oltre sessant’anni fa, mira a colmare una lacuna normativa che finora permetteva a conducenti pericolosi di continuare a guidare in un altro Paese UE anche dopo aver subito un provvedimento di sospensione nel proprio. Fino ad oggi, infatti, una sospensione della patente comminata in uno Stato membro poteva non essere riconosciuta altrove, consentendo ai trasgressori di mettersi nuovamente al volante e rappresentando un serio rischio per la sicurezza degli altri utenti della strada. Grazie a questo accordo storico, le sospensioni della patente di guida emesse per reati gravi commessi in un Paese dell’UE saranno ora valide ed esecutive in tutti gli altri Stati membri.
La sospensione della patente di guida varrà presto in tutta l’UE
Il Commissario per i Trasporti, ha espresso grande soddisfazione per questo traguardo, sottolineando che “questo accordo rappresenta un altro importante passo avanti per la sicurezza stradale in Europa. Le nuove norme sulla revoca della patente colmeranno le lacune che consentono ai conducenti pericolosi di eludere le sanzioni attraversando le frontiere. Con quasi 20.000 vite perse sulle strade dell’UE lo scorso anno, questa iniziativa sarà un elemento cruciale per raggiungere il nostro obiettivo di ridurre del 50 per cento gli incidenti stradali entro il 2030“. L’intesa odierna si aggiunge all’accordo raggiunto ieri sulle norme aggiornate per la patente di guida, completando un quadro normativo più stringente e uniforme in materia di sicurezza stradale a livello europeo. Il Parlamento europeo e il Consiglio procederanno ora all’adozione formale della nuova direttiva, che entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Gli Stati membri avranno poi un periodo di quattro anni per recepire le disposizioni della direttiva all’interno della propria legislazione nazionale. Questo provvedimento rappresenta un passo fondamentale per garantire strade più sicure per tutti i cittadini europei, assicurando che chi commette gravi infrazioni al codice della strada non possa sottrarsi alle proprie responsabilità semplicemente varcando un confine.