ALIMENTARI – Con l’acquisizione di WK Kellogg, l’imprenditore italiano Giovanni Ferrero firma la ventesima operazione strategica dal 2015, portando il giro d’affari del gruppo oltre i 21 miliardi di euro. Il colosso dolciario, fondato dal padre Michele, ha abbandonato la crescita organica per puntare su acquisizioni mirate: da Nestlé a Wells Enterprises, fino ai biscotti Fox’s e ai gelati Blue Bunny. L’ultima mossa, definita «una pietra miliare» da Giovanni, rafforza la presenza negli Stati Uniti e consolida Ferrero come terzo player mondiale nel cioccolato. Il closing dell’operazione è atteso entro il 2025.
Giovanni Ferrero: il regista silenzioso delle campagne industriali italiane
Dopo aver ereditato il gruppo nel 2011, ha abbandonato la prudenza del padre Michele per abbracciare una strategia espansiva fatta di acquisizioni mirate e miliardarie. In poco più di un decennio, ha trasformato Ferrero da icona del cioccolato a conglomerato globale, con operazioni che spaziano dai biscotti britannici ai gelati americani. L’ultima mossa? WK Kellogg, storico marchio di cereali, rilevato per 3,1 miliardi di dollari. Con oltre 21 miliardi di euro di fatturato e una presenza in 170 Paesi, Giovanni non è solo l’uomo più ricco d’Italia: è il simbolo di un capitalismo familiare che sa parlare la lingua del mondo.














