MONDO – La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha messo un freno alla pratica dei “passaporti d’oro“, dichiarando illegittima la commercializzazione dello status di cittadino, come nel caso di Malta. Una decisione che ribadisce un principio fondamentale: il legame di cittadinanza si basa su un rapporto di solidarietĆ e lealtĆ , non su una transazione finanziaria. La vicenda maltese, con il suo programma che offriva la cittadinanza in cambio di investimenti a partire da 600 mila euro, ha acceso i riflettori su un fenomeno globale. Sebbene Bulgaria e Cipro abbiano dovuto allinearsi alle richieste di Bruxelles, abbandonando i loro schemi simili, il mondo offre ancora diverse porte d’accesso alla cittadinanza per chi ĆØ disposto a investire.
Dagli Stati Uniti ai Caraibi: la geografia dei passaporti d’oro
Al di fuori dei confini europei, le opportunitĆ non mancano:
- Stati Uniti: L’iniziativa lanciata da Donald Trump, la “gold card”, permette di ottenere la residenza permanente investendo 5 milioni di dollari. Un incentivo che attira capitali, offrendo ai titolari l’esenzione fiscale sui redditi esteri.
- Emirati Arabi Uniti: Un caso a sƩ stante. Qui, la cittadinanza non si acquista con il denaro. Viene concessa come un riconoscimento, un dono della Casa Reale a categorie specifiche di stranieri di talento: medici, professionisti, scienziati e intellettuali. Un modo per attrarre eccellenze internazionali.
- Turchia: Dal 2017, la “Carta Turchese” mira a stimolare gli investimenti stranieri, in particolare nel settore immobiliare. Con un investimento di almeno 400 mila dollari, si può richiedere la cittadinanza turca.
- Piccole Antille: Un vero e proprio arcipelago di opportunitĆ nei Caraibi. Antigua e Barbuda, Dominica, Santa Lucia, Grenada, Saint Kitts e Nevis offrono la cittadinanza in tempi brevi (2-6 mesi) a fronte di un investimento minimo di 100-150 mila dollari. Le opzioni spaziano dal contributo a fondo perduto a investimenti immobiliari, aziendali o in titoli.
La decisione della Corte Europea segna un punto importante nella discussione sui “passaporti d’oro“. Se da un lato l’UE cerca di preservare il valore e il significato della cittadinanza, dall’altro il panorama globale continua a offrire alternative per chi desidera una nuova nazionalitĆ attraverso l’investimento. Resta da vedere se la tendenza europea influenzerĆ le politiche di altri Stati nel lungo periodo.