ARTE – Diego Rivera, nato a Guanajuato l’8 dicembre 1886 e scomparso a Città del Messico il 24 novembre 1957, è stato una figura centrale nell’arte messicana del XX secolo. La sua fama deriva principalmente dai suoi imponenti murales, opere cariche di significato politico e sociale che hanno adornato numerosi edifici pubblici, specialmente nel cuore storico di Città del Messico. La sua formazione artistica iniziò presso l’Accademia di San Carlo, dove ebbe l’opportunità di studiare sotto la guida del rinomato paesaggista José María Velasco. Questo periodo fu fondamentale per la sua crescita artistica, ponendo le basi per il suo stile unico.
Rivera sposò la celebre pittrice Frida Kahlo
Il suo talento fu presto riconosciuto, tanto che nel 1905 ricevette una borsa di studio dal Ministro dell’educazione, Justo Sierra, e successivamente, nel 1907, un’altra dal governatore di Veracruz, che gli permisero di proseguire i suoi studi in Europa. In Spagna, entrò nella scuola di Eduardo Chicharro a Madrid, dove ebbe modo di affinare ulteriormente la sua tecnica. Il periodo europeo di Rivera, che durò fino al 1916, fu cruciale per la sua evoluzione artistica. In questi anni, viaggiò tra Messico, Spagna e Italia, entrando in contatto con figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura, come Alfonso Reyes, Pablo Picasso, Ramón del Valle-Inclán e Amedeo Modigliani, che lo ritrasse in un suo dipinto. Nel 1929, Rivera sposò la celebre pittrice Frida Kahlo, un’unione che, nonostante le difficoltà, ebbe un profondo impatto su entrambi gli artisti. La loro relazione fu caratterizzata da un intenso scambio artistico e personale, con Frida che divenne una delle sue principali musei. Nel 1950, Rivera illustrò il “Canto General” di Pablo Neruda, un’opera epica che celebra la storia e la cultura dell’America Latina. Questo progetto testimonia il suo impegno politico e la sua solidarietà con le lotte dei popoli latinoamericani.