BERNA – Lotta al terrorismo: nuovi strumenti operativi per la prevenzione delle situazioni di crisi.
LOTTA AL TERRORISMO IN SVIZZERA
Il Consiglio federale ha approvato l’aggiornamento della strategia della Svizzera per la lotta al terrorismo, elaborata per la prima volta nel 2015. Le nuove misure e i nuovi strumenti operativi attuati nel frattempo sono stati integrati nella strategia aggiornata, che in futuro sarà sottoposta a riesame ogni quattro anni. La strategia della Svizzera per la lotta al terrorismo è stata elaborata nel 2015 sotto la direzione del Comitato ristretto Sicurezza. Sotto la guida di fedpol, le competenti autorità federali e cantonali hanno ora riesaminato la strategia procedendo ad alcuni adeguamenti puntuali. Dal riesame non è emersa la necessità di effettuare adeguamenti consistenti. La strategia aggiornata conferma le attività e i processi consolidati dalla Confederazione e dai Cantoni. La lotta al terrorismo continua a essere condotta, a livello federale e cantonale, nei quattro ambiti d’intervento che sono la prevenzione, la repressione, la protezione e la prevenzione delle situazioni di crisi. Sono mantenuti anche i sei obiettivi, in particolare la prevenzione del terrorismo sul territorio nazionale e il sostegno alla comunità internazionale nel prevenire e combattere il terrorismo. Le spiegazioni relative agli obiettivi sono state precisate in alcuni punti. Uno degli obiettivi si riferisce ad esempio alla protezione delle minoranze bisognose di particolare protezione.
LA MINACCIA
Secondo le stime del Servizio delle attività informative della Confederazione, la minaccia terroristica in Svizzera resta elevata. Questa minaccia continua a essere alimentata dal jihadismo come nel caso degli attacchi terroristici perpetrati a Morges e Lugano (2020). Gli attentati compiuti a Halle (2019), Hanau (2020) e Bratislava (2022) hanno tuttavia mostrato che il terrorismo può essere motivato da molteplici cause ideologiche. La nuova strategia formula pertanto la nozione di terrorismo in modo più neutro senza mettere l’accento esclusivamente sul jihadismo, estendendo quindi lo sguardo anche al terrorismo ispirato da altre ideologie estremiste. La definizione è quindi applicabile a prescindere dai motivi e dalle ideologie degli autori. L’inasprimento dei conflitti in Medio Oriente ha inoltre incrementato i rischi e le tensioni, in particolare nei confronti della comunità ebraica. Lo «Stato islamico» ha lanciato ad esempio un appello nel quale incita in modo specifico ad attaccare le sinagoghe. Da allora, si sono verificati diversi episodi di antisemitismo in Europa e in Svizzera. A Zurigo un ragazzo minorenne ha aggredito un uomo di fede ebraica con un coltello.