ROMA – Dopo la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, il suo corpo ĆØ stato sottoposto alla procedura di tanatoprassi in preparazione all’esposizione pubblica nella Basilica di San Pietro. Questo trattamento, eseguito con rigore e nel rispetto delle normative italiane e vaticane, permette di preservare l’aspetto del defunto senza ricorrere a tecniche invasive. La tanatoprassi ĆØ una pratica post-mortem che mira alla conservazione igienica del corpo. Attraverso l’iniezione di fluidi conservanti nel sistema arterioso e una serie di cure estetiche, ĆØ possibile rallentare il processo di decomposizione per un periodo di circa 10-15 giorni. Questo permette l’esposizione della salma in condizioni dignitose, indipendentemente dall’ambiente circostante.
Il trattamento di Papa Francesco
Grazie alla tanatoprassi, il corpo di Papa Francesco potrĆ essere esposto per diversi giorni, offrendo ai fedeli di tutto il mondo l’opportunitĆ di rendergli omaggio. Questa pratica ĆØ una tradizione consolidata per i pontefici, e anche la salma di Papa Emerito Benedetto XVI e dei suoi predecessori ĆØ stata sottoposta allo stesso trattamento. L’esposizione della salma del Papa in Basilica San Pietro rappresenta un momento di profonda commozione e rispetto per la comunitĆ cattolica e non solo. La tanatoprassi, in questo contesto, assume un ruolo fondamentale nel permettere un addio collettivo e solenne, preservando la memoria del defunto pontefice (foto Vatican News).