ZUGO – Svizzera: viaggio nel mondo dei fissati con le targhe, quella ZG10 venduta a 230 mila Franchi.
LE TARGHE PIÙ CARE IN SVIZZERA
Targhe da record e cifre folli. Ecco ad esempio che la numero 10, nel cantone svizzero di Zugo, è stata venduta a 230 mila Franchi. Cifra spesa nel cantone per avere la targa automobilistica con la sigla “ZG10”. L’asta online dalla motorizzazione locale, per assegnare targhe automobilistiche dai numeri insoliti, serve a fare cassa. La più pagata? Una cifra, questa, che supera di gran lunga il record fino ad ora detenuto dalla targa “VS1“, battuta nel Cantone vallese per 160.100 Franchi. In Svizzera è noto le targhe sono infatti personali: non seguono infatti l’automobile, ma il suo proprietario. E, spesso, i Cantoni organizzano queste aste per racimolare soldi da destinare poi a opere di pubblica utilità. Altro esempio: in Canton Ticino, con un’asta sono stati raccolti circa 300 mila Franchi destinati poi al miglioramento della sicurezza nelle strade. Le targhe come le conosciamo oggi hanno avuto origine nel 1933, quando la Legge federale sulla circolazione degli autoveicoli e dei velocipedi ha sostituito i concordati cantonali sulla circolazione dei veicoli a motore. Dal 01 gennaio 1933, è stata quindi applicata per la prima volta una legge uniforme in tutta la Svizzera. Nello stesso anno sono state introdotte le targhe con numerazione individuale per ciascun cantone, con il Canton Glarona a dare il via, seguito subito dopo dal Canton Zurigo. Nel 1934, tutti gli altri cantoni hanno gradualmente adottato queste misure.
IN USA E IN ITALIA
Dal 1933, ogni cantone può emettere le sue targhe, contrassegnate dall’abbreviazione corrispondente e numerate da 1 a 999.999. Come tutti sappiamo, alcuni cantoni stanno già raggiungendo il limite, perché il numero di veicoli registrati supererà presto il milione. Non si tratta di un’ipotesi così remota: nel Canton Zurigo, è stata emessa la prima targa della serie 900.000 nell’ottobre 2016. Secondo le stime, ci vorranno altri tre o quattro anni per arrivare all’immatricolazione della milionesima targa, ma nel frattempo, l’Ufficio federale delle strade (USTRA) sta già valutando come potrebbero essere le targhe in futuro. A quanto pare sono al vaglio due proposte: la prima con cifre più piccole; la seconda con una combinazione di numeri e lettere. Curiosità nel mondo. Il sito targheusa.com vende targhe americane da collezioni originali specificando che si tratta di originali “radiate dalle rispettive motorizzazioni e che hanno realmente circolato per le strade americane”. Invitano a usarle per la decorazioni di locali pubblici come pub, agenzie viaggi, garage, officine, ma anche pareti delle camerette di casa o per una collezioni privata. targheitaliane.it invece è un sito amatoriale dedicato alle targhe italiane con tre milioni di lettori.