I documenti politici di Giovanni Maria Staffieri all’Archivio di Stato

Giovanni Maria Staffieri

LUGANO – I documenti politici di Giovanni Maria Staffieri all’Archivio di Stato.

I DOCUMENTI DI GIOVANNI MARIA STAFFIERI

Nella propria missione di memoria storica del Cantone, l’Archivio di Stato, oltre a custodire i fondi dell’amministrazione pubblica, persegue una politica di acquisizione di materiali documentari significativi prodotti da persone ed enti privati. Nel corso dei decenni ha così raccolto centinaia di fondi di famiglia e persone, come pure provenienti da associazioni, imprese, fondazioni e altre persone giuridiche, che uniti raggiungono la ragguardevole cifra di circa tre milioni e mezzo di documenti, conservati in quattro chilometri di scaffalatura. Questo consistente panorama documentario si è recentemente arricchito grazie alla donazione da parte di Giovanni Maria Staffieri del fondo relativo alla sua attività in seno all’Unione Democratica di Centro. In trenta scatole d’archivio si riuniscono testimonianze del Partito Agrario Ticinese sin dai suoi albori nei primi anni Venti del Novecento e una fitta documentazione frutto di decenni di coinvolgimento personale di Staffieri in quello che dal 1971 è diventato l’UDC.

STATUTI E VERBALI

Statuti, verbali, corrispondenza, prese di posizione, campagne elettorali e articoli di giornale concorrono a tracciare la parabola di una carriera che, seguendo il solco delineato da suo nonno Riccardo Staffieri, fondatore del PAT a fianco di Gaetano Donini e Francesco Cattaneo, ha portato Staffieri a distinguersi quale figura di spicco del partito, sotto la cui egida ha inoltre rivestito la carica di deputato in Gran Consiglio per più legislature. Ciò consentirà agli studiosi di ripercorrere in prospettiva anche la storia del partito, nella sua evoluzione dalle istanze del mondo agrario al riorientamento politico degli anni Settanta in chiave democentrista, fino a giungere alla svolta segnata negli anni Novanta dalla politica blocheriana. L’acquisizione di questo fondo segna un importante traguardo per l’Archivio di Stato, che dispone ora di sei collezioni fondamentali per lo studio e la comprensione delle voci politiche che hanno plasmato la storia del Cantone. Un quadro che si auspica di poter continuare ad ampliare grazie a future donazioni, con l’obiettivo di riuscire a radunare sotto uno stesso tetto le tracce di tutta la storia politica ticinese.