EUROPA – La Commissione Europea ha inflitto pesanti sanzioni pecuniarie ai colossi tecnologici Apple e Meta, ritenendoli colpevoli di aver violato le normative del Digital Markets Act (DMA). Le decisioni, annunciate oggi, segnano un giro di vite significativo nella regolamentazione dei giganti del web da parte dell’Unione Europea.Ā Apple ĆØ stata multata per 500 milioni di euro per aver infranto l’obbligo di “non orientamento” previsto dal DMA. Secondo Bruxelles, l’azienda di Cupertino ha imposto una serie di restrizioni che impediscono agli sviluppatori di app distribuiti tramite l’App Store di informare liberamente i propri clienti su offerte alternative disponibili al di fuori del negozio virtuale di Apple, di indirizzarli verso tali offerte e di consentire loro di effettuare acquisti. La Commissione ha sottolineato come queste limitazioni privino sia gli sviluppatori dei vantaggi di canali di distribuzione alternativi, sia i consumatori di offerte potenzialmente più convenienti. L’UE ha inoltre contestato la mancanza di una dimostrazione, da parte di Apple, della necessitĆ e proporzionalitĆ di tali restrizioni.
UE: multa Apple (500 milioni) e Meta (200 milioni)
Parallelamente, Meta (la holding di Facebook e Instagram) ĆØ stata sanzionata con 200 milioni di euro per aver violato l’obbligo, imposto dal DMA, di offrire agli utenti la possibilitĆ di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali. Nel novembre 2023, Meta aveva introdotto un modello “consenso o pagamento” per gli utenti europei delle sue piattaforme. Questo modello offriva agli utenti la scelta tra acconsentire alla combinazione dei propri dati personali per la pubblicitĆ personalizzata o pagare un abbonamento mensile per un servizio senza annunci. La Commissione ha giudicato tale approccio non conforme al DMA, in quanto non forniva agli utenti un’opzione specifica per un servizio equivalente a quello con pubblicitĆ personalizzata, ma che utilizzasse una quantitĆ inferiore di dati personali.Ā Le decisioni della Commissione Europea sono giunte al termine di un approfondito dialogo con le aziende interessate, che hanno avuto l’opportunitĆ di presentare le proprie osservazioni e argomentazioni. Nonostante ciò, Bruxelles ha ritenuto che le condotte di Apple e Meta costituissero violazioni significative del DMA.